GRANO

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Il grano saraceno o “grano nero” (Polygonum fagopyrum) è una pianta a fiore che non appartiene alla famiglia delle Graminacee ma a quello delle Poligonacee.

Ricco di fibre e privo di colesterolo, con il grano genero si producono differenti qualità di farine. Dalla spremitura a freddo del germe del grano tenero si ricava l’olio di germe di grano, ricco di vitamina E, antiossidante.

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Descrizione

Descrizione e varietà del grano saraceno

Il grano saraceno o “grano nero” (Polygonum fagopyrum) è una pianta a fiore che non appartiene alla famiglia delle Graminacee ma a quello delle Poligonacee.

È tuttavia collocato commercialmente tra i cereali, poiché presenta forti analogie con le specie appartenenti a questo gruppo, sia per le caratteristiche qualitative e tecnologiche della granella (contenuto nutritivo e impiego alimentare), sia per le tecniche colturali.

È tuttavia considerato un cereale minore e cioè appartiene a quel gruppo di colture che ha subito, nel corso degli anni, una diffusione sempre più ridotta a causa di diversi fattori, primo fra tutti la minor produttività rispetto al frumento ma anche una standardizzazione dei consumi e quindi una minor richiesta sul mercato.

Largamente coltivato in passato, la sua coltivazione è stata progressivamente abbandonata, tanto che la farina che attualmente si trova in commercio, è ricavata dalla macinazione del grano importato dalla Cina.

Recentemente tuttavia si assiste a un’inversione di tendenza: i cereali minori sono colture che offrono la possibilità di limitare i costi di produzione ovvero sono caratterizzate da una limitata richiesta di mezzi tecnici e permettono inoltre di sfruttare le aree marginali del nostro territorio, difficilmente coltivabili.

Il grano saraceno è una pianta spontanea che cresce nelle zone della Siberia e della Manciuria,e fu introdotto in Occidente durante il Medioevo. Ci sono diverse fonti di pensiero sul modo in cui è avvenuta la sua propagazione, ma fra tutte due sono le più accreditate.

Secondo il primo filone, i Turchi avrebbero introdotto la pianta in Grecia e nella penisola balcanica e da questo deriverebbe il nome grano saraceno, ossia grano dei turchi o dei saraceni.

La seconda teoria sostiene che la diffusione sia avvenuta attraverso l’Asia e l’Europa del Nord a causa delle migrazioni dei popoli mongoli che, dalla Russia meridionale, portarono il grano fino alla Polonia e alla Germania, da dove si sarebbe diffuso nel resto d’Europa. E’ probabile che entrambe le tesi siano valide e che la propagazione sia avvenuta contemporaneamente sia da Nord sia da Sud.

Oggi è ancora diffuso in Russia, mentre in Europa si limita ad alcune zone della Francia e della Germania. In Italia è presente nelle province di Bolzano e Sondrio.

Nella produzione di farina i chicchi triangolari possono essere macinati mantenendo la cuticola. La farina che si ottiene dalla molitura è detta anche bigia per il suo caratteristico colore grigio-scuro.

Se invece i chicchi sono utilizzati interi, per zuppe o insalate fredde, devono essere decorticati, ossia liberati dalla cuticola nera.

Le piante intere vengono anch’esse impiegate dagli allevatori come foraggio o lettiera per il bestiame. Inoltre, dai fiori del grano saraceno le api ottengono un miele scuro e molto saporito.

Proprietà e benefici del del grano saraceno

Il grano saraceno è molto importante per le caratteristiche nutrizionali.

Si distingue dai comuni cereali per l’elevato valore biologico delle sue proteine (14,1% contro 9,2% del frumento tenero e 8,5% della farina di mais) che contengono gli otto aminoacidi essenziali in proporzione ottimale, mentre i “cereali veri” contengono poca lisina.

La lisina, amminoacido essenziale, è presente in percentuali elevate, superiori a quelle dell’uovo e di tutti gli altri cereali, con valori variabili fra il 4 e il 20% a seconda delle cultivar e delle condizioni ambientali.

Rispetto alla farina di frumento, quella di grano saraceno è priva di glutine ed è quindi adatta per alimenti destinati ai celiaci. Contiene una maggiore quantità di amido a più lenta digestione ed è quindi particolarmente indicato nella dieta dei diabetici.

Il grano saraceno è una buona fonte di fibre e di minerali, é molto ricco di fosforo, calcio (più del frumento), ferro, rame, magnesio, manganese e la sua percentuale di potassio supera quella di tutti gli altri cereali.

Contiene anche importanti vitamine come quelle del gruppo B (B1, B2, PP, B5).

GRANO TENERO PROPRIETA’

Ricco di fibre e privo di colesterolo, con il grano genero si producono differenti qualità di farine. Dalla spremitura a freddo del germe del grano tenero si ricava l’olio di germe di grano, ricco di vitamina E, antiossidante.

Il grano tenero (Triticum aestivum) è un cereale di origine asiatica e la sua storia si perde nella notte dei tempi. Oggi viene adoperato per produrre la farina bianca che serve a fare il pane, i dolci e anche la pasta fresca.

Le colture di grano tenero in Italia si trovano prevalentemente nel centro-nord. Il grano tenero e il grano duro sono differenti tra loro poiché:

  • il grano tenero ha il chicco tondo e fragile e le sue spighe hanno parti filamentose piccole.
  • Il grano duro invece ha parti filamentose più grandi e il chicco è più lungo e lucido. Dalla sua macinazione si ricava la semola.

Il grano tenero costituisce da sempre una delle fonti alimentari più importanti per il nostro sostentamento.

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg
Grano

Saraceno, Tenero

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