Semi

SEMI DI CHIA

I semi di chia, ricchi di calcio, vitamina C e omega3, sono utili per la salute dell’intestino e del sistema nervoso. Proprietà e valori nutrizionali.

I semi di chia sono piccoli semi scuri ricavati da una pianta chiamata Salvia Hispanica, ricchi di sali minerali, vitamine e acidi grassi. Scopriamoli meglio.

I semi di chia sono conosciuti da millenni e utilizzati in centro e sud America, dove vengono raccolti e utilizzati ancora oggi come importante base alimentare. La stessa parola “chia”, in atzeco significa infatti “forza” e lo sanno bene i popoli di alcune zone del Messico e del Guatemala, dove la chia viene coltivata.

Introdotti e commercializzati in tempi relativamente recenti in Europa (2009), la loro fama si sta sempre più diffondendo proprio in virtù delle sorprendenti proprietà: i semi contengono azitutto un elevato contenuto di calcio e altri minerali, come selenio, zinco, magnesio, ferro e potassio, ma anche vitamina C e acidi grassi essenziali omega3 e omega6.

Principali nutrienti dei semi di chia

Questi piccoli semi scuri sono, come visto, principalmente noti per l’elevato contenuto di minerali, in modo particolare il calcio. Ne contengono infatti circa 5 volte in più rispetto al latte e vanno a braccetto, per questa eccellente proprietà, con i semi di sesamo.

Le calorie contenute nei semi di chia sono 486 calorie per 100 g di prodotto.

Altri minerali che si annoverano nella lista contenuti: il ferro, il potassio, il selenio, lo zinco, il boro, il molibdeno, il magnesio. Come i semi di lino, invece, contengono acidi grassi essenziali, omega3 ed omega6.

Tra le vitamine si  annovera il sorprendente contenuto di vitamina C, ma anche le vitamine A, B6, B12, E e niacina, tiamina e riboflavina. Rappresentano infine un’ importante fonte di antiossidanti naturali e amminoacidi, fondamentali per la formazione delle proteine, come cisteina, lisina, metionina.

I semi di chia, come i cereali, sono una ricca fonte di proteine vegetali: scopri le altre

Le proprietà

I semi di chia, in virtù delle loro proprietà nutrienti, rappresentano un importante fonte di energia per il corpo umano. Inoltre svolgono un azione equilibrante per l’organismo, livellando gli zuccheri nel sangue, il colesterolo e regolando la pressione sanguigna.

Hanno anche proprietà lassative, quindi svolgono un ruolo benefico per la salute e pulizia dell’intestino, ma bisogna fare attenzione a non esagerare. Sono sazianti e utili per chi desidera perdere peso: proprio perchè sono semi idrofili, ovvero che hanno la capacità di assorbire i liquidi, fino a ben 10 volte il loro peso, oltre ad apportare nutrienti ed energia, danno anche un senso di sazietà.

Migliorano l’attività del sistema nervoso centrale e si rivelano indispensabili per limitare i sintomi di molte malattie ed infezioni batteriche. Infine facilitano la digestione e proteggono le pareti dello stomaco. 

I semi di chia in cucina

I semi di chia si possono utilizzare e consumare in svariati modi:

  • nello yoghurt, nel latte e cereali, insieme al muesli per la prima colazione;
  • nella preparazione di impasti come il pane, nelle focacce, nelle torte salate, sia sotto forma di semi che di farina;
  • per arricchire polpette veg, come polpette di lenticchie, di ceci o di spinaci;
  • per arricchire insalate di verdure fresche, ma anche di quinoa, miglio, orzo;
  • come gelatina o addensante; meno noto questo utilizzo, basta lasciare in ammollo per circa mezz’ora i semi in mezzo bicchiere d’acqua e si vedrà formarsi una specie di gelatina vegetale, molto versatile in cucina e che apporta notevoli benefici all’apparato digestivo; si puù utilizzare per esempio come addensante nelle zuppe, nelle salse, nei dolci o nei frullati;
  • possono semplicemente essere assunti crudi, un cucchiaio circa al giorno con un bicchiere d’acqua, come integratore naturale;
  • possono essere assunti anche sottoforma di infuso, previamente tostati leggermente, insieme ad altre spezie, o bevande energetiche, frullandone un cucchiaio con succo di limone fresco e miele; 
  • si ricorda infine che non contengono glutine e la loro assunzione è quindi possibile anche per chi soffre di celiachia o di intolleranze.

SEMI DI CORIANDOLO

La pianta da cui si ricava il Coriandolo appartiene alla famiglia delle Ombrelliferae ed è originaria dei Paesi del Mediterraneo.

Del coriandolo sono utilizzate sia le foglie, più piccanti e apprezzate soprattutto in Oriente (per questo è conosciuto anche come prezzemolo cinese), che i frutti, granelli simili al pepe, gialli e dal sapore dolciastro che ricorda i limoni.

Proprietà del coriandolo

Il coriandolo è carminativo, antispasmodico e stomachico, è quindi un buon rimedio naturale contro coliche addominali, difficoltà digestive e gonfiore.
Con il coriandolo si può preparare un infuso digestivo, efficace e dal sapore aromatico: basterà mettere 2 grammi di semi di coriandolo in 100ml di acqua bollente per qualche minuto. Un paio di cucchiai dopo i pasti saranno sufficienti per favorire la digestione e l’eliminazione dei gas intestinali.

Il suo effetto stimolante attenua il senso di fatica, combatte l’inappetenzae lo rende un buon tonico per l’attività cerebrale e per il sistema nervoso.

Il coriandolo ha inoltre un effetto fungicida e antibatterico.

Calorie e valori nutrizionali del coriandolo

100 g di coriandolo fresco contengono 23 kcal, e: 

  • Proteine 2,13 g
  • Carboidrati 3,67 g
  • Zuccheri 0,87 g
  • Grassi 0,52 g
  • Colesterolo 0mg
  • Fibra alimentare 2,8 g
  • Sodio 46 mg

Uso in cucina

Il coriandolo, col suo aroma delicato, può essere aggiunto in molte preparazioni gastronomiche senza coprire il gusto delle pietanze.

Questa spezia si presta molto bene a insaporire zuppe e minestre, legumi, carne, pesce e verdure, in particolar modo cavoli e crauti.

I semi interi sono indicati nella preparazione di sottaceti e salamoie mentre macinati sono perfetti per insaporire carne, pesce e insaccati.

Il coriandolo è un ottimo ingrediente per le miscele di spezie per il suo sapore delicato e lo troviamo tra gli ingredienti del curry e del garam masala, la miscela di spezie indiana.

Degli accostamenti con altre spezie da provare sono quello con timo e pepe per dare un tocco esotico al riso bollito e quello con la noce moscate per insaporire il purè di patate.

Nella cucina internazionale il coriandolo è molto apprezzato, meno in quella italiana, dove viene adoperato nelle preparazioni di insaccati (spesso scambiato per pepe) e come aroma per liquori e digestivi.

In Marocco è usato nelle marinate e nei ripieni di carne mentre in Egitto viene abbinato ai fagioli.

In Oriente sono più utilizzate le foglie, il cui odore è molto forte e non risulta a tutti gradevole, per aromatizzare insalate e zuppe.

Le foglie di coriandolo sono presenti anche in molte pietanze messicane.

Nell’Europa centrale i semi di coriandolo insaporiscono la cacciagione, i sottaceti e le salamoie, le verdure e i funghi.

Nei Balcani è una spezia molo apprezzata per insaporire il pane, la frutta e alcuni dolci.

Il coriandolo è usato nella preparazione di liquori e digestivi, lo troviamo ad esempio nel Ratafià, nel Gin e nello Chartreuse.

Curiosità sul coriandolo

Il coriandolo era molto conosciuto in antichità e Plinio il Vecchio suggeriva di mettere alcuni semi di coriandolo sotto il cuscino per prevenire febbre e mal di testa.

SESAMO BIANCO NATURALE

Semi di sesamo, proprietà e come utilizzarli

I semi di sesamo (dalla pianta Sesamum indicu), conosciuti per l’alto contenuto di minerali, proteine e carboidrati, sono utili per la prevenzione all’osteoporosi e per le malattie cardiocircolatorie. Scopriamoli meglio.

Principi nutritivi dei semi di sesamo

Nei semini di sesamo si nasconde una grande riserva di energia. L’elevato contenuto di proteine (18%), carboidrati (20%) e grassi (50%) gli conferiscono un potere calorico di tutto rispetto (poco meno di 600 kcal per 100g) rendendoli piccole pillole naturali di benessere.

Tra i minerali che caratterizzano i semi di sesamo troviamo:

  • magnesio,
  • ferro,
  • selenio,
  • potassio,
  • fosforo,
  • e soprattutto un contenuto record di calcio.

Questi semi oleosi sono inoltre un’ottima  fonte di vitamine del gruppo B.

Proprietà dei semi di sesamo

Grazie all’alto contenuto di calcio, i semi di sesamo sono efficaci nella prevenzione dell’osteoporosi e sono una valida alternativa per chi non può assumere latticini a causa di intolleranze alimentari per rinforzare ossa e denti.

I semi di sesamo sono ottimi integratori naturali di zinco che rinforza il sistema immunitario (valido aiuto in caso di affaticamento mentale e convalescenza) e selenio che frena l’azione dei radicali liberi. I grassi che compongono questi semi oleosi sono prevalentemente insaturi (omega 6 e omega 3), utili nella prevenzione di malattie cardiocircolatorie.

Uso in cucina

Questi semi sono utilizzati per arricchire gli impasti di pane e prodotti da forno, insalate e muesli per la colazione e in generale molto apprezzati dalla dieta macrobiotica, ma non solo.

Nella tradizione culinaria orientale il sesamo è davvero molto apprezzato: viene tostato e unito al sale marino per ricavare il gomasio, una polvere utilizzata come condimento. Nella cucina turca dai semi di sesamo si ottiene invece la tahina (o tahin), un vero e proprio burro di sesamo che viene ad esempio usato per condire l’hummus.

SEMI DI FINOCCHIO

Benefici e proprietà: i semi di finocchio nella fitoterapia

A differenza di quanto può suggerire il nome, in realtà i semi di finocchio non sono affatto semi. Come anche nel caso dei semi di girasole (leggi il nostro speciale I semi di girasole: a cosa fanno bene?), si tratta di frutti, più precisamente di acheni, formati ciascuno da un guscio duro che contiene un unico seme.

I semi di finocchio contengono tantissime sostanze benefiche, tra cui fibre, vitamine e molti oli essenziali.

Per queste loro caratteristiche sono usati molto spesso nelle terapie naturali per alcuni tra i più comuni disturbi. Ecco alcuni dei loro benefici:

  • Favoriscono la digestione e alleviano i disturbi addominali. Infatti sono indicati, soprattutto sotto forma di tisana, per aiutare a combattere gonfiori, areofagia, formazione di gas intestinali e crampi.
  • Aiutano ad eliminare le tossine, soprattutto grazie alle fibre che aiutano la mobilità intestinale e alle loro proprietà diuretiche.
  • Aiutano a prevenire il cancro al colon, grazie alle sostanze antiossidanti che aiutano a ridurre i danni dovuti ai radicali liberi.
  • Sono dei potenti antinfiammatori.
  • Mantengono bassa la pressione sanguigna, grazie alle grandi quantità di potassio (1694 mg per 100 g) presenti in questi semi.
  • Aiutano a ridurre il colesterolo grazie soprattutto alla grande presenza di fibre. In questo modo prevengono anche le principali patologie del cuore e del sistema circolatorio.

E per quanto riguarda le neo-mamme?

I semi di finocchio sono da sempre considerati uno dei rimedi naturali migliori per aiutare le neo-mamme a produrre il latte per il loro bambino e per alleviare i disturbi intestinali del piccolo.

Già alcuni medici dell’antica Grecia proponevano questo rimedio e molti medici moderni e pediatri lo raccomandano ancora oggi.

Tuttavia, per via della presenza di una particolare sostanza, l’estragolo, molti studi sconsigliano di assumere tisane a base di finocchio durante la gravidanza e l’allattamento o di somministrarlo ai bambini molto piccoli e ai lattanti.

SEMI DI GIRASOLE

I semi di girasole sono diventati una parte importante della nostra alimentazione, utilizzati interi oppure sotto forma di olio.

I semi di girasole sono ricchi di sostanze benefiche essenziali per la salute del nostro organismo, tra cui gli acidi oleico e linoleico, ferro, magnesio, zinco, selenio, triptofano e moltissime vitamine (E e del gruppo B).

A differenza di quanto credono in molti, quelli che comunemente chiamiamo semi in realtà sono i frutti secchi della pianta del girasole, chiamati anche acheni. Ogni fiore (che in realtà è un’inflorescenza, cioè un insieme di molti fiori) ne contiene anche un migliaio, disposti in cerchi concentrici e più chiari man mano che si procede verso l’esterno. Ogni acheno ha un guscio duro esterno e una mandorla interna, il “seme” che conosciamo.

I semi possono essere di diversi colori e quindi avere una concentrazione diversa di elementi nutritivi:

  • bianchi, ricchissimi di acido linoleico (precursore degli omega 6);
  • neri, con alti livelli di ferro, manganese, zinco e fibre;
  • striati, con elementi utili alla regolarità dell’intestino.

Semi di girasole: i benefici

Come già accennato, le proprietà benefiche di questi semi sono moltissime.

  1. Sono dei potenti antiossidanti e antinfiammatori naturali
    100 g di semi di girasole contengono circa il 300% della razione giornaliera consigliata di Vitamina E, che ha il potere di contrastare la formazione di radicali liberi responsabili dell’invecchiamento e dell’ossidazione delle cellule.
    Ne giova tutto l’organismo, dalle arterie, che non vengono così intaccate dal colesterolo, alla pelle, che risulta più giovane e tonica.
    Inoltre la vitamina E ha anche grandi proprietà antinfiammatorie e aiuta a ridurre i sintomi di malattie come l’artrite e l’infiammazione articolare.
  2. Aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo e mantengono in salute il cuore
    Gli acidi oleico e linoleico e gli steroli vegetali aiutano a contrastare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e ad aumentare quello buono.
    Inoltre, la vitamina E impedisce che il colesterolo presente nel sangue si ossidi e si attacchi alle pareti delle arterie. Questo porta grandi vantaggi al cuore e a tutto il sistema circolatorio, aiutando a prevenire ictus e infarti.
  3. Sono un supporto in gravidanza e in menopausa
    I semi di girasole sono degli importanti alleati per la salute delle donne in entrambe le fasi biologiche più critiche dal punto di vista della salute. Sono infatti ricchi di acido folico, che è essenziale durante la gravidanza per far sì che il bambino cresca sano e senza complicazioni.
    Il magnesio e il rame, invece, contribuiscono alla salute delle ossa. Per questo sono consigliati durante la menopausa, quando le ossa tendono a diventare fragili e i rischi di osteoporosi aumentano.
  4. Migliorano l’attività intestinale
    Le vitamine del gruppo B permettono di assimilare in modo corretto i cibi e le fibre aiutano a regolarizzare il transito intestinale, sopratutto per chi normalmente non ne assume molte, come nel caso di chi segue un’alimentazione senza glutine.
  5. Aiutano a prevenire i tumori
    Numerosi studi internazionali dimostrano che il selenio aiuti a riparare il DNA e la sintesi delle cellule danneggiate, facendo sì che non solo le cellule cancerogene non si diffondano, ma anzi vengano espulse dall’organismo (questo processo naturale si chiama apoptosi).
  6. Aiutano a calmare ansie, tensioni e mal di testa
    Il triptofano, un amminoacido che serve a produrre serotonina, e il magnesio aiutano a rilassare il sistema nervoso e a calmare l’organismo, aiutando anche in caso di mal di testa o emicranie.

Esistono controindicazioni?

I semi di girasole sono un alleato davvero prezioso per la salute. Tuttavia in alcuni casi possono avere delle controindicazioni. È bene quindi seguire alcuni consigli:

  • Anche se contengono molte meno calorie degli altri semi oleosi, sono comunque piuttosto calorici. È bene dunque non abusarne, anche perché la dose giornaliera consigliata per assumere le giuste quantità delle loro sostanze benefiche è molto bassa: 10 g al giorno.
  • I bambini piccoli potrebbero avere problemi a masticarli e rischiare il soffocamento. Ti sconsigliamo quindi di farglieli mangiare. Anche gli adulti dovrebbero masticarli bene e lentamente, per evitare qualsiasi problema.
  • I semi di girasole possono dare allergia, anche se sono poche le persone che ne soffrono. Accertati che questo non sia il tuo caso.
  • Se soffri di pressione alta, ti consigliamo di acquistarne una varietà che abbia un basso contenuto di sale.

I semi di girasole in cucina: ricette e consigli

Questi semi sono davvero versatili e possono essere utilizzati in mille modi e ricette differenti, sia interi, sia sotto forma di olio.

Mangiali da soli, sia al naturale che tostati, come spuntino sano e a basso indice glicemico (utile soprattutto in caso di diabete), oppure aggiungili a tutti i tuoi piatti: pasta, zuppe, contorni o anche prodotti da forno come pane, grissini e molti altri.

SEMI DI QUINOA

La Quinoa viene definita uno “pseudo cereale” per l’aspetto che l’accomuna a questi prodotti agricoli ma in realtà mentre i cereali appartengono alla famiglia delle graminacee, la Quinoa appartiene alla famiglia delle chenopodiacee, come la barbabietola o gli spinaci. Comparsa nei nostri mercati come prodotto di nicchia, negli ultimi anni la distribuzione della Quinoa ha conosciuto un enorme successo. Il raggiungimento di questo risultato è dovuto principalmente alle virtù nutrizionali dei suoi semi ricchi di proteine e privi di glutine. In America Latina viene coltivata da oltre 5000 anni e, per le sue straordinarie qualità, viene chiamata anche “la madre dei semi” o “l’oro degli Inca”.

Proprietà nutritive e benefiche per l’organismo

La Quinoa può essere considerato l’alimento perfetto per ogni nutrizionista. Oltre a contenere tutti e dieci gli aminoacidi essenziali, infatti, è ricca di sali minerali, contiene più ferro degli spinaci, è più proteica della soia, è ricca di magnesio potassio e fosforo. Contiene anche carboidrati cosa che la rende un alimento molto saziante ma, al contempo, molto leggero e digeribile perché povero di grassi e assolutamente gluten free. La Quinoa, inoltre, è ricca di antiossidanti ed il suo consumo aiuta a contrastare il diabete ed a migliorare il metabolismo.

Valori nutrizionali della Quinoa

  • 100 grammi di Quinoa (non cotta) contengono:
  • 6 grammi totali di grassi;
  • 64 grammi di carboidrati;
  • 7 grammi di fibre alimentari;
  • 14 grammi di proteine;
  • 47 mg di calcio,;
  • 4,6 mg di ferro;
  • 197 mg di magnesio;
  • 563 mg di potassio;
  • 457 mg di fosforo.

La Quinoa è anche una fonte di folati (vitamine del gruppo B) che garantiscono una maggiore capacità di assorbimento dei nutrienti e concorrono a processi di sintesi indispensabili alla vita.

La Quinoa in cucina

Tra tutte le caratteristiche positive di questo seme, non è certo da sottovalutare il fatto che sia molto semplice da cucinare, qualità che la rende un comodo alleato di chi non ha tanto tempo da dedicare ai fornelli.

In commercio esistono tre varietà di Quinoa: la bianca, la rossa e la nera

La Quinoa bianca è quella che ha un sapore più neutro e per questo si adatta a qualsiasi tipo di preparazione. La Quinoa rossa e la nera hanno due distinte personalità ma entrambe presentano un sapore più deciso rispetto a quella bianca.

Eliminare le saponine
La Quinoa ha un particolare rivestimento protettivo chiamato saponina che, in cottura, può rendere i semi molto amari. Per evitarlo basta sciacquare bene i chicchi sotto l’acqua corrente, con l’aiuto di un colino, prima di utilizzarla per qualsiasi tipo di preparazione.

La tostatura

Per esaltare il sapore dei semi di Quinoa, basterà tostarli in padella per alcuni minuti con un cucchiaio di olio ed a fuoco molto basso. Occorrono 6/8 minuti al massimo, mescolando continuamente, fino a che i semi non iniziano a dorarsi, poi si può procedere alla normale cottura.

La cottura

Per cuocere la Quinoa occorre innanzitutto portare ad ebollizione dell’acqua in una pentola. Il rapporto da utilizzare è di 2 tazze d’acqua per ogni tazza di Quinoa. Quando l’acqua comincia a bollire è il momento di versarvi i semi mescolando lentamente. A questo punto si può abbassare la fiamma, coprire la pentola e lasciare che il tutto continui a cuocere delicatamente, finché l’acqua non viene assorbita. Il tempo necessario è di circa 10/15 minuti. La Quinoa sarà pronta quando i suoi semi saranno raddoppiati di volume.

Un piccolo trucco per rendere più gustosa la Quinoa

Mantenendo il rapporto di 2 tazze di liquido per ogni tazza di Quinoa, è possibile sostituire l’acqua con brodi di carne, di pesce, di funghi o di verdure che aggiungeranno tanto sapore e gusto al piatto. Se si utilizza un brodo di pesce o di carne è possibile sostituire una tazza di brodo con mezza tazza di vino per ogni tazza di Quinoa.

PINOLI SGUSCIATI

Pinoli, tanto piccoli quanto preziosi. I pinoli sono i semi commestibili di alcune varietà di pino. Il classico pino da pinoli è il pino domestico, conosciuto anche come Pinus pinea. Ad alcuni di voi sarà certamente capitato di raccogliere delle pigne da cui estrarre i pinoli. Si tratta nello stesso tempo di un alimento molto saporito e ricco di proprietà benefiche per la salute.

I pinoli vengono utilizzati nella cucina e nell’alimentazione delle popolazioni di Europa, Nord America, Asia e Africa da centinaia di anni. Spesso vengono tostati per esaltarne il sapore e rientrano in molte ricette tradizionali del mondo. Per quanto riguarda l’Italia, non possiamo dimenticare l’importanza dei pinoli nella preparazione del pesto alla genovese e del castagnaccio. Nell’area mediterranea i pinoli vengono utilizzati soprattutto per arricchire salse e insalate.

Sono particolarmente ricchi di proteine e di fibre vegetali. Sono una buona fonte di zinco, vitamina B2 e potassio. Contengono anche calcio, magnesio, vitamina E e ferro. Il loro apporto calorico è elevato, ma non dovrebbe costituire un problema, dato che di solito i pinoli vengono consumati in piccole quantità.

Una confezione di pinoli da 135 grammi, prendendo in considerazione gli elementi nutrizionali principali, contiene in media:– Calorie: 909
– Proteine: 31 g
– Carboidrati: 18 g
– Grassi totali: 91 g
– Fibre: 5 g
– Colesterolo: 0 g
– Sodio: 3 mg
– Magnesio: 251 mg
– Calcio: 16 mg
– Vitamina E: 9,33 mg
– Vitamin B3: 4,387 mg
– Zuccheri: 3,59 g
– Ferro: 5,53 mgCome potete notare, i pinoli presentano la maggior parte degli elementi nutritivi vitali richiesti dal nostro organismo. Come altre tipologie di frutta secca – a cui spesso vengono associati – i pinoli contengono numerosi sali minerali e alcuni amminoacidi essenziali. Contribuiscono al mantenimento della salute dell’organismo, sono dotati di proprietà antiossidanti e aiutano a proteggere il sistema cardio-vascolare.

FARRO DECURTICATO E FARRO PERLATO

Il farro è considerato la più antica tipologia di frumento coltivato. Veniva utilizzato dall’uomo per la propria alimentazione già nel Neolitico, con particolare riferimento al farro piccolo, o farro monococco. La maggior parte del farro coltivato in Italia è rappresentata dal farro dicocco, o farro medio. Troviamo poi il farro grande, o farro spelta, che vede il proprio terreno più adatto in altri Paesi europei, come la Francia.

La coltivazione del farro è andata via via riducendosi nel corso dei secoli. È stata infatti soppiantata dal comune grano tenero e dal grano duro, che discendono rispettivamente dal farro grande e dal farro medio. Si tratta di un cereale da riscoprire, la cui produzione viene ora associata soprattutto all’agricoltura biologica e alla valorizzazione delle zone agricole marginali.

Proprietà

Introdurre il farro nella propria dieta può rappresentare un’interessante variante per quanto riguarda il consumo di cereali. Il farro presenta un maggior contenuto proteico rispetto ad altre tipologie di frumento. Si tratta di un cereale ricco di vitamine e di sali minerali, ma povero di grassi.

Il farro integrale, inoltre, presenta un contenuto di fibre più elevato rispetto al farro perlato. Le fibre aiutano a favorire il transito intestinale e a proteggere la salute dell’intestino, contribuendo all’eliminazione delle scorie. Questo cereale garantisce un apporto calorico piuttosto basso, pari a 340 chilocalorie per 100 grammi di prodotto.

Il consumo di farro contribuisce all’apporto di vitamine del gruppo B e di proteine attraverso l’alimentazione quotidiana. Per facilitare l’assunzione e l’assimilazione di proteine, si consiglia di accompagnare il farro, meglio se integrale, ai legumi. Tra gli elementi nutritivi essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo presenti nel farro troviamo tiamina, nacina e riboflavina. Tra i sali minerali maggiormente presenti nel farro, troviamo fosforo, potassio e magnesio. Per quanto riguarda le vitamine, l’attenzione è rivolta soprattutto a vitamina A, B2 e B3.

Benefici

Il farro è un alimento più digeribile rispetto al grano duro e al grano tenero. Chi soffre di stitichezza può trarre beneficio dalle proprietà lassative di questo antico cereale. Il farro può essere utile per proteggere l’apparato digerente da malattie come le gastriti e da disturbi come il ristagno della bile nell’intestino.

Il consumo di farro viene talvolta consigliato nelle diete dimagranti. Si tratta infatti di un alimento saziante, che può aiutare a limitare le quantità di cibo e di calorie introdotte durante i pasti. Il suo contenuto di fibre insolubili favorisce la pulizia dell’intestino e la depurazione dell’organismo.

Ulteriori benefici del farro riguardano la riduzione del rischio di aterosclerosi. Inoltre, il contenuto di niacina di questo cereale contribuirebbe ad abbassare i livelli di colesterolo LDL e il rischio cardiovascolare. Il consumo di farro è considerato utile per ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Il suo elevato contenuto di fibre e di elementi nutritivi benefici contribuisce alla prevenzione di insulino-resistenza, ischemie e obesità.

Controindicazioni

Il farro, proprio come il comune grano tenero, contiene glutine. Non è dunque adatto a chi soffre di celiachia o di intolleranza a questo elemento e deve dunque seguire una dieta senza glutine. Chi è allergico alle proteine del grano, potrebbe invece tollerare le proteine contenute nel farro, che risultano di più facile digeribilità.

Si tratta comunque di un aspetto da valutare con attenzione a seconda delle problematiche di salute individuali. Inoltre, dato che il farro presenta proprietà lassative, il suo consumo è sconsigliato in caso di coliti croniche. L’elevato contenuto di fibre del farro, con particolare riferimento alla sua versione integrale, potrebbe rendere questo alimento controindicato in soggetti con particolari problemi intestinali o digestivi. In proposito è sempre bene consultare il proprio medico.

COUS COUS

Alimento tipico della cucina nordafricana, il cous cous (cuscus) è costituito da semola di grano duro macinata, cotta al vapore, poi setacciata, macinata e lavorata sino all’ottenimento dei tipici piccoli granuli rotondi. Scopriamo insieme tutte le proprietà del cous cous, i benefici per la salute e le eventuali controindicazioni.

Cous cous: caratteristiche generali

Il cous cous o cuscus è un alimento originario del nord Africa e con molta probabilità è nato con il popolo autoctono delle montagne e delle valli dove risiedevano gli imazighen, i “berberi”, le cui origini sono praticamente ignote. Il termine cous cous, che le popolazioni berbere chiamavano in diversi modi (sekso, kskso, kuskus, kuski, ecc.), vuol dire “tritato (o ridotto) in minutissimi pezzi”.

Il cous cous è costituito da semola di grano duro macinata che viene bagnata con acqua, poi setacciata e lavorata sino ad ottenere dei tipici micro granuli rotondi. Oltre ad essere prodotto di base della cucina magrebina e africana, è molto diffuso anche nella cucina siciliana, in particolare in alcuni comuni della provincia di Trapani, dove è arrivato al tempo della dominazione araba ed è rimasto nel corso dei secoli uno degli ingredienti principali della cucina casalinga tipica locale. Inoltre, il cous cous è anche il protagonista di una festa molto conosciuta in tutto il mondo, che si svolge a San Vito lo Capo: il Cous Cous Fest è un evento speciale che attira chef da tutto il mondo che vengono in questa deliziosa zona turistica per proporre nuove ricette.

La lavorazione del cous cous artigianale sta però cedendo il passo alla preparazione meccanizzata e oramai il cous cous è facilmente reperibile nei supermercati a disposizione di chi vuole preparare qualsiasi ricetta nel giro di pochi minuti.

Cous cous: proprietà

Il cous cous è un alimento semplice realizzato con soli due ingredienti: semola di grano duro e acqua, gli stessi che sono la base per la comune pasta. Le sue qualità nutrizionali sono quindi identiche a quelle del frumento, che contiene un elevato apporto di fibre. Inoltre, questo alimento è ricco di carboidrati, di proteine e di amido, e anche di vitamine del gruppo B e di vitamina A. Il cous cous contiene anche alcuni sali minerali importanti, come potassio, fosforo, magnesio e calcio. Proprio perché ricco di fibre, il cous cous ha elevate proprietà digestive, che stimolano l’intestino e aiutano il corpo a liberarsi degli elementi dannosi che possono favorire l’insorgere dei tumori.

Anche se ha le stesse qualità nutrizionali del frumento, questo alimento ha proprietà dietetiche perché la quantità di acqua assorbita è di gran lunga maggiore: questo particolare aumenta il volume dei grani e anche il senso di sazietà conferito da questo piatto. In poche parole, bastano 40 gr di couscous conditi con pesce e verdure per ottenere un piatto gustoso e saziante, ben bilanciato e perfettamente in linea con gli obiettivi di una dieta volta a far perdere peso. In più, questo alimento contiene pochi lipidi e con un goccio d’olio è già condito. Infatti, basta davvero poco per arricchire il cous cous, e anche con pochi condimenti è possibile realizzare un piatto saporito e dietetico.

Cous cous: benefici per la salute

Ricco di fibre alimentari, altamente digeribile e con la presenza o meno di amidi “non disponibili” dati da un certo tipo di lavorazione il cous cous non rappresenta solo un alimento, ma un moderatore dell’indice glicemico, oltre che un ottimo fornitore di energia. Il cous cous apporta benefici all’organismo perché non contiene colesterolo ma contiene invece un buon quantitativo di proteine: infatti, una porzione standard, ovvero circa 100 grammi, contiene ben 6 grammi di proteine. Ottimo per inserirlo nella dieta quando si fa attività fisica e si sciupa energia e altamente digeribile grazie all’ottimo quantitativo di fibre, il cous cous è un alimento indicato per la dieta, perché sazia molto presto e ha pochi lipidi, a prevalenza insatura, e anche poche calorie.

Ottimo da consumare al posto della pasta, ha metà delle calorie della pasta normale e del riso ed è ideale da inserire nella dieta ipocalorica. Inoltre, questo alimento è una buona fonte di selenio: infatti, una porzione di cous cous contiene circa la metà della quantità giornaliera raccomandata di selenio. Mangiarlo spesso vuol dire dunque assicurarsi una scorta sicura di questo prezioso minerale.

Cous cous: valori nutrizionali e calorie

Quantità per 100 grammi:

  • Lipidi 0,2 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Sodio 5 mg
  • Potassio 58 mg
  • Glucidi 23 g
  • Fibra alimentare 1,4 g
  • Zucchero 0,1 g
  • Fabbisogno proteico 3,8 g
  • Calcio 8 mg
  • Ferro 0,4 mg
  • Piridossina 0,1 mg
  • Cobalamina 0 µg
  • Magnesio 8 mg

Ogni 100 grammi di cous cous contiene 112 calorie.

CHIODI DI GAROFANO

BENEFICI CHIODI DI GAROFANO

Seppur con meno entusiasmi miracolosi, le proprietà benefiche dei chiodi di garofano sono state in buona parte confermate dalla scienza moderna. Quali sono, dunque, i reali benefici apportati nell’uso dei chiodi di garofano? Vediamoli insieme:

  1. ANTINFIAMMATORIO. I chiodi di garofano possono essere impiegati per lenire qualsiasi infiammazione che interessi la bocca, come gengiviti, afte, herpes simplex, stomatite, nonché per il mal di gola. In tutti questi casi sono efficaci sia se tenuti in bocca e succhiati come una caramella, sia utilizzando l’infuso, o qualche goccia di olio essenziale come colluttorio.
  2. DIGESTIVO. Assunti sotto forma di infuso, sono considerati un ottimo digestivo. Aiutano il lavoro dello stomaco e sono indicati per espellere gas intestinale in eccesso.
  3. ALITOSI. Se avete un appuntamento galante provate a masticare un chiodo di garofano. E’ molto efficace anche quando abbiamo mangiato dell’aglio.
  4. ANTIOSSIDANTE. Un altro beneficio è che sono 80 volte più antiossidanti di una mela. Dunque il consumo di questi boccioli contribuisce il contrasto dell’invecchiamento cellulare.
  5. MAL DI DENTI. L’olio essenziale di chiodi di garofano è un famoso rimedio naturale utilizzato come efficace trattamento per il mal di denti. In alternativa basta applicare un singolo chiodo di garofano vicino al dente dolorante e aspettare qualche minuto.
  6. MAL DI TESTA. Masticare chiodi di garofano, o bere l’infuso, è un ottimo modo per lenire il mal di testa, per prevenire e combattere i vuoti di memoria e per sconfiggere la stanchezza mentale.
  7. AFRODISIACO. Confermato anche il loro potere afrodisiaco. Inoltre sono in grado di rendere afrodisiaco qualsiasi pietanza che vanno a condire.
  8. ANTIMICROBICO. Gli infusi di questa spezia sono utilizzati per combattere micosi della pelle, spesso uniti a timo e coriandolo.
  9. PER CONSERVARE IL CIBO. I chiodi di garofano contrastano il processo di ossidazione dei lipidi, facendo in modo che i cibi possano conservare più a lungo il loro carattere di freschezza.
  10. NAUSEA. L’ infuso di Chiodi di garofano viene utilizzato per attenuare la nausea, l’indigestione ed i disturbi intestinali.

GRANO SARACENO E GRANO TENERO

Descrizione e varietà del grano saraceno

Il grano saraceno o “grano nero” (Polygonum fagopyrum) è una pianta a fiore che non appartiene alla famiglia delle Graminacee ma a quello delle Poligonacee.

È tuttavia collocato commercialmente tra i cereali, poiché presenta forti analogie con le specie appartenenti a questo gruppo, sia per le caratteristiche qualitative e tecnologiche della granella (contenuto nutritivo e impiego alimentare), sia per le tecniche colturali.

È tuttavia considerato un cereale minore e cioè appartiene a quel gruppo di colture che ha subito, nel corso degli anni, una diffusione sempre più ridotta a causa di diversi fattori, primo fra tutti la minor produttività rispetto al frumento ma anche una standardizzazione dei consumi e quindi una minor richiesta sul mercato.

Largamente coltivato in passato, la sua coltivazione è stata progressivamente abbandonata, tanto che la farina che attualmente si trova in commercio, è ricavata dalla macinazione del grano importato dalla Cina.

Recentemente tuttavia si assiste a un’inversione di tendenza: i cereali minori sono colture che offrono la possibilità di limitare i costi di produzione ovvero sono caratterizzate da una limitata richiesta di mezzi tecnici e permettono inoltre di sfruttare le aree marginali del nostro territorio, difficilmente coltivabili.

Il grano saraceno è una pianta spontanea che cresce nelle zone della Siberia e della Manciuria,e fu introdotto in Occidente durante il Medioevo. Ci sono diverse fonti di pensiero sul modo in cui è avvenuta la sua propagazione, ma fra tutte due sono le più accreditate.

Secondo il primo filone, i Turchi avrebbero introdotto la pianta in Grecia e nella penisola balcanica e da questo deriverebbe il nome grano saraceno, ossia grano dei turchi o dei saraceni.

La seconda teoria sostiene che la diffusione sia avvenuta attraverso l’Asia e l’Europa del Nord a causa delle migrazioni dei popoli mongoli che, dalla Russia meridionale, portarono il grano fino alla Polonia e alla Germania, da dove si sarebbe diffuso nel resto d’Europa. E’ probabile che entrambe le tesi siano valide e che la propagazione sia avvenuta contemporaneamente sia da Nord sia da Sud.

Oggi è ancora diffuso in Russia, mentre in Europa si limita ad alcune zone della Francia e della Germania. In Italia è presente nelle province di Bolzano e Sondrio.

Nella produzione di farina i chicchi triangolari possono essere macinati mantenendo la cuticola. La farina che si ottiene dalla molitura è detta anche bigia per il suo caratteristico colore grigio-scuro.

Se invece i chicchi sono utilizzati interi, per zuppe o insalate fredde, devono essere decorticati, ossia liberati dalla cuticola nera.

Le piante intere vengono anch’esse impiegate dagli allevatori come foraggio o lettiera per il bestiame. Inoltre, dai fiori del grano saraceno le api ottengono un miele scuro e molto saporito.

Proprietà e benefici del del grano saraceno

Il grano saraceno è molto importante per le caratteristiche nutrizionali.

Si distingue dai comuni cereali per l’elevato valore biologico delle sue proteine (14,1% contro 9,2% del frumento tenero e 8,5% della farina di mais) che contengono gli otto aminoacidi essenziali in proporzione ottimale, mentre i “cereali veri” contengono poca lisina.

La lisina, amminoacido essenziale, è presente in percentuali elevate, superiori a quelle dell’uovo e di tutti gli altri cereali, con valori variabili fra il 4 e il 20% a seconda delle cultivar e delle condizioni ambientali.

Rispetto alla farina di frumento, quella di grano saraceno è priva di glutine ed è quindi adatta per alimenti destinati ai celiaci. Contiene una maggiore quantità di amido a più lenta digestione ed è quindi particolarmente indicato nella dieta dei diabetici.

Il grano saraceno è una buona fonte di fibre e di minerali, é molto ricco di fosforo, calcio (più del frumento), ferro, rame, magnesio, manganese e la sua percentuale di potassio supera quella di tutti gli altri cereali.

Contiene anche importanti vitamine come quelle del gruppo B (B1, B2, PP, B5).

GRANO TENERO PROPRIETA’

Ricco di fibre e privo di colesterolo, con il grano genero si producono differenti qualità di farine. Dalla spremitura a freddo del germe del grano tenero si ricava l’olio di germe di grano, ricco di vitamina E, antiossidante

Il grano tenero (Triticum aestivum) è un cereale di origine asiatica e la sua storia si perde nella notte dei tempi. Oggi viene adoperato per produrre la farina bianca che serve a fare il pane, i dolci e anche la pasta fresca.

Le colture di grano tenero in Italia si trovano prevalentemente nel centro-nord. Il grano tenero e il grano duro sono differenti tra loro poiché:

  • il grano tenero ha il chicco tondo e fragile e le sue spighe hanno parti filamentose piccole.
  • Il grano duro invece ha parti filamentose più grandi e il chicco è più lungo e lucido. Dalla sua macinazione si ricava la semola.

Il grano tenero costituisce da sempre una delle fonti alimentari più importanti per il nostro sostentamento.

SEMI DI LINO

I semi di lino (dalla pianta Linum usitatissimum) sono conosciuti sia per l’alto contenuto di minerali che per le proprietà emollienti e protettive. Molto utilizzati nella cosmesi per la cura dei capelli, sono in realtà utilissimi anche contro cistite e stipsi. Scopriamoli meglio.

Principali nutrienti dei semi di lino

L’alto contenuto di minerali (in particolare fosforo, rame, magnesio e manganese), di proteine (20%) e lipidi (40%) fanno dei semi di lino delle piccole preziose perle di salute.

Tra i componenti di questi semini è d’obbligo menzionare gli acidi grassi polinsaturi, capostipiti degli Omega 3eOmega 6, ma soprattutto la presenza di mucillagini.

Le proprietà dei semi di lino

Conosciuti da sempre per le loro proprietà emollienti e protettive, i semi di lino sono molto utili per combattere infiammazioni interne (ottimi ad esempio in caso di cistite) o esterne a livello epidermico.

Un altro principio benefico dei semi di lino è dato dall’alta percentuale di mucillagini. Queste sostanze di origine vegetale hanno un potere lassativo e sono coadiuvanti nella prevenzione della stipsi. 

I semi di lino, infatti rientrano tra gli integratori alimentari contro la stitichezza, anche se non sono da considerarsi lassativi, ma emollienti intestinali che ne regolano la motilità. In questo modo l’intestino riattiva la peristalsi e consente la defecazione.

I semi di lino per questa loro proprietà svolgonoun’azione lenitiva e rinfrescante della flora intestinale e possono essere utilizzati anche per tempi prolungati senza effetti indesiderati o dipendenze funzionali.

Gli acidi grassi Omega 3 e Omega 6 sono inoltre un prezioso contributo per la salute dell’intero organismo e un valido aiuto per il corretto funzionamento del  sistema immunitario. 

I semi di lino sono spesso associati anche alla salute dei nostri capelli, esistono infatti molti prodotti a base di semi di lino come l’olio di lino, creme, shampoo.

Ecco una ricetta di cosmesi naturale fai da te per capelli opachi e sfibrati: lasciate per una notte i semi di lino in ammollo, cuoceteli poi per mezz’ora nella stessa acqua a fuoco medio. Aggiungete qualche goccia di olio d’oliva che renderà il vostro impacco ancora più nutriente.

Filtrate la miscela ottenuta per eliminare i semi, passatela sui capelli asciutti e lasciate agire qualche minuto. La vostra chioma tornerà splendente e morbida!

SEMI DI ZUCCA TOSTATI SALATI SGUSCIATI

Quando pulite la zucca per preparare un risotto o i famosi tortelli, non dimenticate di conservare i semi di zucca.

Sono infatti molto ricchi di nutrienti e davvero preziosi per la nostra salute.

Proprietà dei semi di zucca

I semi di zucca contengono vitamine (C, E, K e vitamine del gruppo B), magnesio, di grande aiuto per il cuore, zinco, che tiene sotto controllo il colesterolo, omega 3, utili per contrastare l’invecchiamento, e selenio.

Gli effetti benefici possono durare lungo tutto l’arco della giornata, da mattina a sera: di giorno grazie alla presenza di ferro sono un’ottima fonte di energia e possono sostituire snack meno salutari, mentre di sera hanno un forte effetto calmante e rilassante, e aiutano a contrastare l’insonnia e lo stress.

Hanno anche un effetto antinfiammatorio, prevengono e combattono la cistite, e grazie al contenuto di fibre aiutano a regolare le funzioni intestinali. È molto conosciuto anche il loro utilizzo come rimedio fitoterapico per curare l’ipertrofia prostatica benigna.


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